Quando si parla di gioielli, si parla di un argomento molto vasto, che include soprattutto pezzi in metalli pregiati come oro e argento, ma anche pietre preziose e semi preziose. Ma tra i gioielli esiste una particolare categoria che viene valutata in modo differente dagli altri: la categoria dei gioielli antichi. Questi, infatti, non sono considerati più o meno pregiati solo in base al tipo di materiale o di pietre da cui sono caratterizzati, ma anche in base alla loro storia.
Come riconoscere i gioielli antichi da quelli moderni?
Innanzitutto va detto che non tutti i gioielli, anche se antichi, sono uguali. Oggetti risalenti al periodo egiziano o romano possono avere un enorme valore, ma probabilmente sono più di interesse degli archeologi che per gli appassionati di gioielli.
I gioielli antichi propriamente detti, invece, sono quelli che hanno uno stile riconoscibile, una ‘firma’ e che possono essere indossati in occasioni importanti o utilizzati come pezzi da collezione o per investimento. Sono stati forgiati in periodi successivi al Diciottesimo secolo e fino alla metà del Ventesimo secolo e sono in oro o argento, spesso in filigrana, ancora più spesso arricchiti da pietre preziose e, soprattutto, da un marchio, quello che ogni orafo imprimeva nei suoi piccoli capolavori.
Il marchio e lo stile sono quindi i due punti di partenza per riconoscere un gioiello antico, ma non bastano. Un ulteriore passo è quello di verificare la punzonatura, ossia il numero che indica i carati dell’oro (solitamente 750, ma anche 375, 500 o 585) o dell’argento (800 o 925). I prodotti punzonati sono sicuramente successivi al Novecento, periodo in cui è stata regolamentata la punzonatura dei metalli in quasi tutti i paesi occidentali. Se ci si imbatte in gioielli con una punzonatura non ben identificata, è molto probabile che si tratti di gioielli antecedenti il Novecento, con marchio specifico del paese o della casa di produzione. In casi di gioielli artigianali, creati su commissione, è possibile, invece, che non vi sia nessun marchio, e in questo caso solo l’occhio esperto, conoscitore degli stili e delle lavorazioni, può assicurarsi dell’originalità del pezzo.
Un particolare che può aiutare molto nel riconoscimento dei gioielli antichi è la presenza delle pietre e il rapporto tra metallo e pietra. I gioielli antichi hanno pietre preziose quasi sempre incastonate a giorno che, nel caso di gioielli originali in oro, hanno graffette piccole, che fermano la pietra solo sui bordi, per permettere alla stessa di essere pienamente riconoscibile. Qualora ci si imbattesse in gioielli con pietre coperte da graffette grandi, simili ad artigli che bloccano la pietra, si può essere sicuri che l’oggetto non è in oro e che la pietra non è originale.
Un particolare molto importante che permette di accertarsi che le pietre siano originali e non di bigiotteria è l’apertura posteriore. Le pietre vere hanno bisogno di essere attraversate dalla luce per poter brillare, per cui la loro culla avrà sempre un’apertura posteriore che permette il passaggio dei raggi luminosi attraverso il cristallo e permette anche di vedere il di dietro della pietra stessa, che deve essere nuda e trasparente. Pietre che abbiano il retro verniciato in argento, in oro o in altri colori sono sicuramente false e prendono il colore e la brillantezza proprio dalla verniciatura. Tuttavia, la tecnica di utilizzare pietre finte non è solo moderna, per cui si può trovare un gioiello antico in cui sia stata cambiata la pietra, oppure un pezzo di bigiotteria risalente all’Ottocento che quindi, pur essendo antico, non ha naturalmente il valore del corrispondente in oro. In questo caso, mancando la punzonatura e mancando magari anche la vernice dietro alla pietra perché magari portata via dal tempo, il riconoscimento può essere più arduo, anche se un esame attento del retro della pietra può sempre permettere di ritrovare tracce di vernice o di colla vicino all’incastonatura che ne evidenziano lo status di bigiotteria. Inoltre i gioielli antichi sono spesso graffiati o non completamente lucidi: se in corrispondenza di un graffio si può evidenziare una disparità di colore, è probabile che l’oggetto non sia d’oro o d’argento, ma solo dorato o argentato.
Infine, soprattutto se si intende acquistare un gioiello antico per farne un buon investimento, è bene controllare che abbia un marchio famoso, come Cartier, Bucellati, Boucheron o Fabergé, solo per citarne alcuni. Solo così si ha la certezza di avere un capolavoro di arte orafa che rappresenta, allo stesso tempo, un gioiello antico di grande bellezza e un ottimo e sicuro investimento.